Amiche e amici,
un altro anno è ormai trascorso. Tante sono state le esperienze positive e negative che ricorderemo del 2009. Tanta è ancora l'amarezza per le elezioni di giugno ma altrettanto considerevole è la voglia di cambiare definitivamente pagina con un nuovo inizio.
Sul fronte amministrativo una battaglia è stata persa, ma la partita è ancora del tutto aperta. Credetemi se vi dico che io sono il primo a voler combattere con tutte le mie forze, affinchè la nostra Bellizzi torni di nuovo ciò che era fino a non molto tempo fa, il più rapidamente possibile, cioè il centro dell'economia e della politica della Piana del Sele. E se ognuno di noi pensa che quest'obiettivo possa essere raggiunto allora vorrà dire che siamo già a metà dell'opera.
Questi mesi ci hanno fatto meditare sugli errori commessi ma ci hanno anche consentito di ripristinare quelle energie ormai sopite da troppi anni di impegno continuo ed intenso. Il gruppo c'è ed è ancora forte e coeso, voglioso di incidere positivamente per il bene della comunità e rinfrancato da un fatto ormai evidente: il paragone tra la Bellizzi di oggi e quella di ieri non regge! La Bellizzi "che volevano" è una città tendenzialmente sporca, disordinata, senza prospettive e quindi priva di un'idea di sviluppo concreto che dia speranza ai tanti giovani e certezze alle imprese locali e non.
Bellizzi, così come lo è stato fino ad un recente passato, dovrà tornare ad essere un modello culturale prima che sociale e politico. Chi rema contro gli interessi della nostra città ormai è venuto allo scoperto, amministrandola (o almeno provandoci) temporaneamente. Il nostro compito sarà, quindi, quello di vegliare e di non mollare mai, per il benessere generale che in questo momento viene puntualmente calpestato al fine di pagare le "cambiali elettorali".
Il PD di Bellizzi è ormai una realtà. Altre forze che si autoproclamano di sinistra, ma che ancora non lo hanno dimostrato, cercano di cavalcare l'onda lunga del berlusconismo locale (sigh!), credendo di potersi rafforzare indebolendoci. Hanno sbagliato i loro conti. Se il PD è debole, un’intera coalizione, non di partiti bensì di cittadini-elettori, rischia di rimanere priva di una rappresentanza istituzionale che sappia garantire realmente quelle istanze di libertà, di uguaglianza e di giustizia sociale che sono attualmente state espulse dall’agenda politica dei partiti di destra.
Per queste ragioni, come il 2009 è stato l’anno della disfatta così il 2010 dovrà essere l’anno della riscossa, per i nostri ideali, per la nostra gente, per il proseguimento di un sogno: Bellizzi, motivo di orgoglio assoluto per noi stessi e per le generazioni future.
Buon anno a voi e a tutti i vostri cari!!!
Con affetto,
Cristian Telese
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